Grillo odia i giornali. Grillo scrive al Corriere della Sera. Cioè ad un giornale. E qui c’è la prima piccola notizia. Il leader 5stelle sceglie l’odiato nemico per affidare qualche confusa riga di difesa di quello sta succedendo al M5S in questi giorni.
Continue readingBrexit. La Regina vince sempre.
Gli inglesi, come noi meridionali, su certe faccende non accettano facilmente compromessi.
Così, vestiti verdi improponibili diventano distillati di eleganza solo perché indossati dalla sacra Regina Madre, ugualmente quell’indipendenza rivendicata in ogni respiro britannico diviene il fenomeno popolare più eclatante della storia europea.
Brexit. Giocare per cambiare le regole.
Brexit, l’acronimo di Britain Exit, suona quasi provocatorio nel voler racchiudere in sei lettere tutta la complessità e le incertezze legate a un tema che da mesi ormai domina lo scenario politico-comunicativo inglese. Siamo tutti spettatori interessati dall’esito di questa partita, più o meno consapevoli delle conseguenze che, a prescindere dall’esito finale, certamente subiremo.
Continue readingAustria: lo scacco matto di Verdi e FPÖ ai partiti tradizionali
Scacco matto al bipartitismo in Austria. È questa la sentenza decretata dai risultati del primo turno delle elezioni Presidenziali. Uno scossone a un sistema nel quale i due partiti tradizionali hanno governato il Paese dal 1945.
Partito Socialdemocratico (SPÖ) e Partito Popolare (ÖVP) chiudono entrambi all’11%, registrando un crollo oltre ogni aspettativa.
Le sei facce di un leader politico
Vi siete mai chiesti quali sono i tratti salienti di un politico vincente? Qual è il carattere più adatto a trasformare un potenziale candidato in un leader di successo? Se lo è chiesto David Rosen, fondatore di First Person Politics, che ha recentemente pubblicato una ricerca sul tema. Nell’analisi, alcuni studiosi di psicologia politica hanno individuato sei tratti caratteriali prevalenti e tipici nel mondo delle pubbliche relazioni e della politica, ecco i risultati.
Continue readingTerzo Super Tuesday: ultime mosse prima dello scacco
La lunga campagna elettorale delle primarie americane giunge oggi a un punto di svolta con il terzo “Super Tuesday” che si svolgerà in stati cruciali come Florida e Ohio oltre a Illinois, Missouri e North Carolina.
Continue readingAddio a Grillo nel simbolo del M5S: indizi di un riposizionamento?
Con l’eliminazione dell’indirizzo “beppegrillo.it”, il fondatore del Movimento Cinque Stelle esce ufficialmente e definitiivamente dal simbolo della sua creatura. Proprio ieri, infatti, si è concluso l’iter burocratico per la modifica del logo del partito che era stato avviato il 17 novembre 2015 tramite votazione online degli iscritti al blog del comico.
Continue readingDa Milano passa il partito della nazione
La vittoria di Giuseppe Sala alle primarie apre una nuova fase politica per il centrosinistra milanese che da un quinquennio amministrativo con una netta impronta di sinistra unitaria e forte enfasi sui diritti civili, elegge un profilo il cui stile si avvicina molto di più a quello dell’attuale governo nazionale, in particolare nel modo di porsi verso l’elettorato più moderato.
Continue readingThree steps strategy. La rincorsa di Rubio verso la nomination
Domenica scorsa si è tenuto il primo round delle primarie americane. Sul fronte repubblicano fa rumore la vittoria di Ted Cruz davanti a Donald Trump, il grande sconfitto dei caucus in Iowa rilevato in testa nei sondaggi poco prima del voto.
Ma la vera notizia è stata un’altra e racconta dell’inaspettato piazzamento in terza posizione di Marco Rubio. Ai sondaggi più benevoli che lo avevano accreditato al 15%, il Senatore ha risposto con un sonoro 23% oltre la più rosea aspettativa e a un solo punto di distacco da Donald Trump.
Clinton contro Sanders. Le ultime mosse prima del voto in Iowa
Domenica si è svolto l’ultimo dibattito delle primarie democratiche in vista dei caucus in Iowa che inizieranno l’1 Febbraio. I protagonisti della serata sono stati indubbiamente Hillary Clinton e Bernie Sanders che hanno monopolizzato il dibattito relegando il terzo candidato, Martin O’Malley, al ruolo di mera comparsa.
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