La lunga campagna elettorale delle primarie americane giunge oggi a un punto di svolta con il terzo “Super Tuesday” che si svolgerà in stati cruciali come Florida e Ohio oltre a Illinois, Missouri e North Carolina.

Sul fronte repubblicano il gran favorito resta Donald Trump, che nei sondaggi registra un vantaggio sugli altri candidati in tutti gli stati tranne l’Ohio.

Sarà quasi certamente il capolinea per Marco Rubio, il giovane senatore sul quale in principio sembravano confluire le speranze dell’establishment del GOP per arginare l’avanzata di Donald Trump. Rubio ha voluto continuare la sua corsa fino al momento del voto nel suo stato, ma si presenta di fatto già fuori dalla partita, sia per il numero risicato di delegati che per un indice di popolarità colato a picco.

John Kasich si assicurerà con molta probabilità i delegati dell’Ohio, stato del quale è Governatore. La speranza di Kasich è quella proseguire una corsa a tre con Cruz e Trump e intercettare quell’elettorato moderato che i suoi competitor non riescono a mobilitare. In questo, sarà interessante misurare l’impatto del recente endorsement ricevuto da parte di Mitt Romney.

Sulla sponda democratica imperversa la mina vagante Sanders che potrebbe smentire nuovamente i sondaggi in alcuni stati e intralciare la corsa di Hillary Clinton che mantiene comunque un vantaggio consistente di delegati.

Il Senatore del Vermont non molla e, forte del risultato a sorpresa ottenuto in Michigan, è intenzionato a portare fino in fondo una campagna elettorale dimostratasi trascinante oltre ogni aspettativa. Da questo punto di vista, occhi puntati su Ohio e Illinois, i due contesti dove Sanders potrebbe registrare exploit inaspettati.