Addio a Grillo nel simbolo del M5S: indizi di un riposizionamento?

Con l’eliminazione dell’indirizzo “beppegrillo.it”, il fondatore del Movimento Cinque Stelle esce ufficialmente e definitiivamente dal simbolo della sua creatura. Proprio ieri, infatti, si è concluso l’iter burocratico per la modifica del logo del partito che era stato avviato il 17 novembre 2015 tramite votazione online degli iscritti al blog del comico.

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Three steps strategy. La rincorsa di Rubio verso la nomination

Domenica scorsa si è tenuto il primo round delle primarie americane. Sul fronte repubblicano fa rumore la vittoria di Ted Cruz davanti a Donald Trump, il grande sconfitto dei caucus in Iowa rilevato in testa nei sondaggi poco prima del voto.
Ma la vera notizia è stata un’altra e racconta dell’inaspettato piazzamento in terza posizione di Marco Rubio. Ai sondaggi più benevoli che lo avevano accreditato al 15%, il Senatore ha risposto con un sonoro 23% oltre la più rosea aspettativa e a un solo punto di distacco da Donald Trump.

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Clinton contro Sanders. Le ultime mosse prima del voto in Iowa

Domenica si è svolto l’ultimo dibattito delle primarie democratiche in vista dei caucus in Iowa che inizieranno l’1 Febbraio. I protagonisti della serata sono stati indubbiamente Hillary Clinton e Bernie Sanders che hanno monopolizzato il dibattito relegando il terzo candidato, Martin O’Malley, al ruolo di mera comparsa.

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Nuovi strumenti, vecchie maniere: l’app di Sanders per il porta a porta

Con l’avvicinarsi dei caucus in Iowa, il candidato democratico Bernie Sanders ha lanciato “Field the Bern”, una nuova app per mobilitare i suoi sostenitori, migliorare l’attività porta a porta e incentivare il data entry.
“Field the Bern” è l’ennesimo contributo creato (e donato) dai volontari della comunità online a supporto di Sanders, una componente sempre più determinante nella campagna del Senatore.

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Regionali francesi: l’appuntamento rimandato del Front National

Domenica 6 Dicembre, il Front National è stato protagonista assoluto del primo turno delle elezioni regionali, attestandosi come primo partito in 6 regioni così come a livello nazionale con il 28% dei voti.
Sette giorni dopo, l’onda d’urto del partito guidato da Marine Le Pen si è infranta contro il fronte comune organizzato da socialisti e repubblicani e un sistema elettorale tanto spietato quanto inadatto nella sua applicazione in un contesto ormai indiscutibilmente tripolare.

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Il Front National non è più di destra, per questo può vincere.

Nell’intervista tratta da Linkiesta, Marco Tarchi, politologo esperto di populismi, analizza la situazione in Francia alla vigilia del primo turno delle elezioni regionali in programma il 6 Dicembre. Dopo gli attentati di Parigi, le consultazioni stanno suscitando grande attesa, soprattutto perché i sondaggi danno il Front National di Marine Le Pen come il partito favorito.

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14 candidati, una nomination: la maratona repubblicana.

La corsa alla nomination per le presidenziali 2016 è tutt’altra storia in casa repubblicana: sono addirittura in quattordici a contendersi il ruolo di candidato alla Presidenza degli Stati Uniti. Le opinioni degli analisti si dividono sul fatto che questo affollamento possa costituire un vantaggio o uno svantaggio per il partito dell’elefantino.

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