Le 4 fasi del Metodo GStrategy

Analisi, strategia, comunicazione e consulenza in progress: le 4 fasi della comunicazione che applichiamo per tutti i nostri clienti.

Nel nostro lavoro applichiamo un metodo dinamico, modulabile e declinabile, ma che nella sua impostazione macro viene utilizzato per qualsiasi tipologia di progetto o attività. Questo metodo rappresenta la nostra piccola bibbia operativa e si sviluppa in 4 fasi.

Analisi. Qualsiasi attività inizia con l’analisi. Di che cosa? Del cliente, della sua storia, del suo prodotto o servizio, del contesto in cui opera, dei competitor, del sistema mediatico e relazionale in cui è inserito. Raccogliamo dati macro e di settore. Se non ve ne sono, li andiamo a cercare con sondaggi, interviste e tutti gli strumenti che riteniamo più utili. Per noi non c’è visione senza conoscenza.

Strategia. I dati raccolti durante la fase di analisi vengono elaborati e plasmati in un percorso strategico definito e strutturato. Viene definito il percorso narrativo di base, i temi e le tematizzazioni, i toni e i codici comunicativi, la sceneggiatura complessiva del progetto. Ai nostri clienti non serve uno slogan, serve una storia efficace da raccontare.

Produzione comunicativa. La strategia prende vita e diventa comunicazione: i visual, i claim, i colori, le forme, i palinsesti social, i materiali di comunicazione off e online nascono in questa fase, ovvero sempre a valle del nostro processo produttivo. Siamo degli esteti ma non cerchiamo mai la creatività fine a se stessa. Per noi la comunicazione non si divide in bella o brutta, ma in funzionale o disfunzionale agli obiettivi dei nostri clienti.

Consulenza in progress. È la fase più delicata. È la nostra capacità di accompagnare ogni singolo cliente, guidarlo, supportarlo nel raggiungimento dei propri obiettivi. Anticipandone le richieste, garantendo la coerenza strategica di ogni azione, guidandolo non dove vuole andare, ma attraverso il percorso migliore possibile. Non siamo fornitori, ma partner autorevoli e affidabili.

Macron 365: cosa salvare dopo il primo giro di boa

È passato all’incirca un anno dall’insediamento di Emmanuel Macron all’Eliseo. Il 14 maggio scorso, infatti, il tradizionale passaggio di consegne con il capo di stato uscente formalizzava la vittoria del leader del nuovo partito europeista francese, La République En Marche. Nell’arco di un anno l’Enfant prodige di Amiens è riuscito a gettare le basi per una gran parte del suo programma di riforme, ma la sua opera di rinnovamento del Paese non è riuscita ancora a far breccia nell’animo vigile del popolo francese.

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Social Trump: 5 cinguettii che mandano a rotoli il Going Public

A partire dagli anni Ottanta, nel corso del doppio mandato di Ronald Reagan, prese forma una nuova stagione della politica: quella della cosiddetta campagna permanente. La campagna diventava permanente soprattutto perché lo sforzo comunicativo rimaneva costante e, da quel momento in poi, ogni presidente ha trovato le sue narrazioni e il suo stile retorico personale e la presidenza retorica è diventata un dato istituzionalizzato.

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